CASTAGNI
Predilige i terreni profondi e ben drenati con un PH tendenzialmente acido e privo di calcare.
L’impollinazione è tendenzialmente anemofila, è comunque importante la presenza delle api negli impianti.
Ama i climi temperati ma sopporta bene gli intensi freddi invernali.
La nostra azienda produce piante di castagno in tre formati diversi.
sono piante allevate a terra ed estirpate a novembre dopo due anni di vivaio, una
volta cavate e selezionate vengono vendute a mazzi da 5 o 10 piante con altezze variabili da circa 1 mt a circa 2,5 mt. Tutte le varietà in catalogo vengono prodotte con questo metodo. Le piante si possono prenotare fino ad esaurimento scorte già a partire da novembre dell’anno precedente con conferma reciproca a giugno. La prenotazione viene ritenuta valida fino al 30 novembre. È possibile prenotare un minimo di 10 piante per varietà. E’ possibile comunque acquistare piante singole.
Le piante a radice nuda si possono suddividere in tre tipologie diverse:
— La maggior parte sono prodotte con metodo classico cioè con portainnesti selvatici ibrido
eurogiapponese o europeo ed innestate a gemma dormiente o a doppio spacco inglese.
— Una piccola parte di piante viene innestata con lo stesso metodo su portainnesti clonali
riprodotti da talea.
— Una parte sempre più consistente di piante è prodotta con microinnesto cotiledonale su
selvatico ibrido
sono piante prodotte in vaso 13×13 da 2,6 lt su portainnesto selvatico ibrido
eurogiapponese, innestate con microinnesto cotiledonale in primavera e commercializzate a
partire dal primo settembre dello stesso anno. Con questo metodo vengono prodotte circa 10/15 varietà. Si può effettuare la prenotazione fino ad esaurimento scorte a partire dal primo maggio, questa viene ritenuta valida fino al 30 ottobre. E’ possibile prenotare un minimo di 30 piante per varietà. E’ possibile comunque acquistare piante singole.
sono piante di due anni allevate in vaso 20 da 6,5 lt con portainnesti selvatici e
clonali, innestate con tutte le tecniche già descritte. Con questo metodo vengono prodotte 5/6 varietà. Le piante vengono vendute a partire dal primo settembre e non è possibile prenotarle.
(Castanea sativa x castanea crenata)
Sono piante dallo sviluppo rapido e abbastanza vigoroso, la messa a frutto avviene già a partire dal secondo, terzo anno dall’impianto.
I frutti, che generalmente si raccolgono già a settembre sono di notevole pezzatura e non sono settati.
Per tutti questi motivi da diversi anni è aumentata considerevolmente la coltivazione di queste varietà, creando nuovi castagneti in tutta Italia.
Si impollinano vicendevolmente e per questo motivo è meglio creare impianti misti.
Le quote ideali sono da 300 a 650 mslm ma fruttificano bene anche fino a 8-900 mslm in particolari aree.
È la varietà più coltivata in assoluto negli ultimi venti anni. Pianta abbastanza vigorosa, maturazione precocissima (inizio settembre) con frutti di elevatissima pezzatura (fino a 25-30 frutti/kg), di buon sapore. Necessita di impollinatore.
Al momento risulta indenne agli attacchi del cinipide.
Pianta non molto vigorosa, maturazione precoce (metà settembre), con frutti di buona pezzatura (35-40 frutti/kg). Utilizzata prevalentemente come impollinatore della Bouche de Betizac.
Pianta molto vigorosa, buona anche da legno, maturazione media (fine settembre), frutti di buona pezzatura (35-40 frutti/kg). Necessita di impollinatore.
Pianta vigorosa, maturazione medio-tardiva (inizio ottobre), frutti di elevata pezzatura (30-35 frutti/Kg). Utilizzata prevalentemente come impollinatore della Bouche de Betizac.
(Castanea Sativa)
Sono di sapore ottimo, destinati al consumo fresco e alla trasformazione (marron glacé).
La pezzatura è medio-grossa (50-70 frutti/Kg).
La maturazione è medio-tardiva (inizio-metà ottobre).
Le piante sono abbastanza vigorose e purtroppo abbastanza sensibili agli attacchi di cancro corticale. Non sono adatte alla produzione di legname da lavorazione.
L’entrata in produzione avviene al quinto-settimo anno dalla messa a dimora. Prediligono climi temperati e non è consigliabile effettuare impianti al di sopra di 650 mslm nel nord d’Italia.
La quasi totalità dei marroni è priva di fiori maschili, necessitano quindi della presenza di impollinatori negli impianti.
La varietà di marrone sono molto simili tra loro e prendono il nome dalla zona di provenienza.
Origine cuneese
Origine laziale
Origine tosco-emiliana
Origine tosco-laziale
Origine casertana
Origine veronese
Origine piemontese, Val di Susa
Origine laziale
Origine siciliana
Origine francese
Originario della val Pellice, Torino
Originario dell’areale di Castel del Rio, Bologna
Originario di Neviano degli Arduini, Parma
(Castanea Sativa)
Di buon sapore, sono destinate, oltra al consumo fresco, alla trasformazione in farine e castagne bianche secche. Ottime come caldarroste.
Hanno pezzature variabili (da 50 a 120 frutti/Kg), così come anche la maturazione (da inizio settembre a metà ottobre). Alcune varietà si adattano anche a quote molto elevate (fino a 1000 mslm).
Le piante sono vigorose e di solito adatte anche alla produzione di legname da lavorazione.
L’entrata in produzione avviene a seconda delle altitudini in cui viene piantato, indicativamente verso il sesto-ottavo anno.
Pur presentando sulla stessa pianta i fiori maschili e femminili è consigliabile effettuare impianti con varietà diverse per assicurare un’impollinazione incrociata.
La sua adattabilità fino a quote molto elevate (1000 mslm) ne fanno una delle varietà più diffuse nelle valli del cuneese. Di colore brillante, offre una buona pezzatura (60-80 frutti/kg) con una maturazione media (inizio ottobre). Di ottimo sapore, viene utilizzata prevalentemente per il consumo fresco. Pianta molto vigorosa, di produzione costante.
Diffusa principalmente in Val Vermenagna (CN), ha una bassa percentuale di settatura. Presenta un colore marrone scuro, di pezzatura media (70-90 frutti/Kg). Ottima per caldarroste, maturazione ad ottobre.
Castagna molto precoce (inizio settembre), di pezzatura media (80-100 frutti/Kg), di colore scuro. È un ottimo impollinatore.
Poco diffusa, è originaria di una frazione di Roccavione (CN). Presenta ottime caratteristiche come una buona pezzatura (60-80 frutti/Kg) e adattabilità fino a 1000 mslm. Di ottimo sapore, è poco settata. Maturazione a ottobre.
Ha una pezzatura media (80-100 frutti/Kg). Precoce nella maturazione (inizio settembre).
Originaria del casertano, precoce (inizio settembre). È di colore chiaro, di pezzatura media (70-100 frutti/Kg). Buon impollinatore.
Tipica del Roero dove è probabilmente la varietà più diffusa, maturazione precocissima, molto utilizzata come impollinatore nei frutteti di castagno o marrone, frutti di colore scuro, rotondeggianti di medie dimensioni (80/90 frutti/Kg), consumo fresco.
Originaria di Rossana (CN), buona pezzatura (50-70 frutti/Kg). Ha una produzione incostante.
Tipica delle valli Tanaro, Mongia, Cevetta e del monregalese è presente anche sul versante ligure, coltivata fino a 1200 mt slm, pezzatura piccola (130/150 frutti/Kg), colore scuro striato, molto dolce e aromatica, adatta a produrre farina e soprattutto castagne secche tipiche della zona dove in alcuni casi si utilizzano ancora i tipici essicatoi a legna.
Tipica della val Varaita, buona pezzatura, buccia di colore chiaro con striature, consumo fresco.
Diffusa ovunque ha nomi molto simili in tutta Italia derivanti dal fatto di avere la buccia ricoperta da una sottile peluria, tardiva si raccoglie ancora a novembre, consumo fresco.
Di origini laziali.
Tipica delle valli Grana e Maira, buccia molto lucida, frutto a forma di cuore, buon sapore, buona pezzatura.
Tipica della val Tanaro, meno utilizzata della Gabiana, maturazione precoce verso metà settembre, adatta per consumo fresco.
Diffusa nelle diverse vallate cuneesi, di pezzatura medio piccola (110/130 frutti/Kg) è conosciuta per l’ottimo sapore, è particolarmente ricca di glucidi, utilizzata per castagne secche, farine e caldarroste.
Diffusa in quasi tutte le vallate cuneesi, pezzatura medio piccola, colore rossiccio, molto apprezzata per l’ottimo sapore, consumo fresco in particolare per caldarroste.
Tipica della val Varaita, buona pezzatura, buccia di colore chiaro con striature, consumo fresco.
Tipica del vallone di Gilba in val Varaita, coltivata oltre i 1000 mt slm,buccia di colore rossiccio chiaro, buona pezzatura, buon sapore, consumo fresco.
Tipica della val Varaita, maturazione tardiva a metà ottobre, buccia di colore rossiccio con striature, buona pezzatura, alta percentuale di settatura, buon sapore, consumo fresco.
Tipica della val Varaita, maturazione metà settembre, buccia di colore scuro, bonissima pezzatura, buon sapore, consumo fresco.
Tipica della val Varaita ed in particolare del comune di Isasca, produce sempre tre castagne per riccio, non molto grandi, ottimo sapore, consumo fresco.
Tipica delle valli Grana e Maira, colore rossiccio, buona pezzatura, buon sapore, consumo fresco.
Tipica delle valli Grana e Maira, colore rosso brillante scuro, bassa percentuale di settatura, buona pezzatura, ottimo sapore, consumo fresco.
Poco diffusa e conosciuta viene coltivata in areali molto limitati del Cuneese, è una varietà di buona pezzatura molto precoce.
Poco diffusa e conosciuta viene coltivata in areali molto limitati del Cuneese, pezzatura molto grande, matura a fine settembre, buccia striata, la pianta madre si trova a 700 mt slm
Tipica della alta val di Vara (La Spezia), coltivata fino a 1200 mt slm, di piccola pezzatura, buon sapore, utilizzata prevalentemente per trasformarla in farina.
È diffuso soprattutto a Carbognano e Fabrica di Roma, maturazione a metà settembre. Porta normalmente nel riccio 1 o 2 frutti, la polpa, dolce, ha buone caratteristiche organolettiche. Il frutto, poco serbevole, si presta ottimamente all’utilizzazione per caldarroste.
La “Tempestiva” o “Primitiva” è una delle varietà più diffuse della zona del Casertano ed è la più precoce in assoluto. I frutti sono di medie dimensioni, dalla forma regolare, globosa, con pericarpo di colore marrone bruno-scuro con strie poco evidenti, con seme bianco – latteo, polpa consistente e dal sapore dolce.
Pezzatura medio grossa, maturazione metà fine ottobre, ideale per caldarroste.
Pezzatura piccola o media, maturazione precoce, ottima consumata bollita.
Pezzatura medio piccola, maturazione molto tardiva a fine ottobre. Buccia di colore marrone chiaro molto brillante, molto gustosa, ideale per fare castagne secche di ottima qualità.
Castagna di origine francese, utilizzata principalmente come impollinatore negli impianti di Marrone Europeo funziona bene anche in quelli di eurogiapponese. Pianta di buona vigoria, il frutto cade ad inizio ottobre, di buona pezzatura (50-60 frutti/kg), di colore scuro.
È resistente agli attacchi del cinipide galligeno.
Beline, Marronessa, Garavina di Abbadia, Marrone di Abadia, Marrone di Limonta, Gessima, Averana, Balester, Rosera, Ostana, Doaola, Viadanica, Nar, Bonela, Verceia, Taramaz, Vernisc, Topia, Monton, Spinaverde, Luina, Valrovina, Vallison. San Luca, Nogarole, Serino e molte altre ancora…
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